17 Apr MARIO VEROLINI
GALLERIA IL SOLE
Presenta
MARIO VEROLINI
IL TEMPO DELLO SGUARDO
VENERDÌ 19 APRILE 2024
ORE 18.00
VIA NOMENTANA 125
Con la mostra “Il tempo dello sguardo”, inauguriamo la prima personale presso i nostri spazi dell’artista Mario Verolini. In mostra opere appartenenti a diverse fasi del suo percorso pittorico, tutte accomunate dal medesimo interesse verso il paesaggio. La riflessione sul tempo si intreccia alla dimensione dello sguardo che rievoca spazi fisici sovrapponendoli a quelli psichici, dell’anima. Verolini è memore della lezione del passato: dal Rinascimento fino al Novecento, passando per Turner, l’impressionismo, l’informale, il suo è un viaggio straordinario nelle regioni remote dell’arte, dove la sua anima si è introdotta per rivelarci bagliori di luce.
Venerdì 19 aprile alle ore 18.00 viene inaugurata la mostra “Il tempo dello sguardo”, prima personale dell’artista Mario Verolini presso gli spazi della Galleria Il Sole. Di fronte alle opere di Mario Verolini si ha come l’impressione di assistere ad una rivelazione, la tela non smette di parlarci o per dirla con le parole del critico Pietro Zampetti nel testo di un catalogo a lui dedicato, “l’arte è intesa come comunicazione e forse liberazione di un segreto sentire”. Nel passaggio dall’informale al figurativo che si sviluppa a partire dal 1975 e senza traumi per circa quindici anni, Zampetti individua il germogliare di una luce nuova: “…s’avverte qualcosa che nasce, una luce nascosta, che si espande e a poco a poco prende sostanza. (…) La sua pittura esce dalla notte, è come un’alba, un chiarore freddo e silenzioso. Così avviene la riscoperta del mondo…”.
La pittura allora è per l’artista il mezzo per riflettere sul ‘tempo dello sguardo’, uno sguardo volto verso l’interno, che ricostruisce l’opera come traccia visibile di un processo invisibile, psichico. Il colore e la dialettica tra Bianco e Nero, diventano parte di questo processo, in un gioco di forze che porta al compimento della forma. Nei suoi dipinti la natura diventa mistero e sogno, un attraversamento dello sguardo, nel tempo e nello spazio, che cerca gli invisibili fili dell’esistenza umana.
“In questa pittura tutto in apparenza è semplice, ogni cosa sta al suo posto, ferma ed eterna. (…) e la luce compare, il bianco supera il nero, lo contrasta e lo vince. E la luce è colore perché non v’è colore senza luce. Appunto Verolini scopre il colore nel momento stesso che sente la natura”. (Pietro Zampetti)