
09 Mar Sport Illustrato: una mostra collettiva di arte contemporanea
Sport Illustrato: una mostra collettiva
20 marzo ore 10.00 | Via Nomentana 125
Lo Sport raccontato dalle opere di 5 artisti che attraverso tecniche diverse ci offrono il loro personale sguardo su un mondo che ha in sé tante espressioni e modi di essere, in un viaggio caleidoscopico, pieno di colori e energia.
MASSIMO CATALANI – GIUSEPPE PALERMO – STEFANO PILATO – GIANNI MORAMARCO – STEFANO PUZZO
Domenica 20 marzo alle ore 10.00, la Galleria il Sole arte contemporanea di Roma apre le sue porte ad un evento dedicato allo sport. La mostra “Sport illustrato” coinvolge i lavori di 5 artisti, ognuno dei quali, con la propria tecnica e sensibilità, propone la sua personale narrazione del mondo sportivo, accentuando l’aspetto ludico, l’esperienza individuale o collettiva, il lato amarcord.
- Massimo Catalani rivela nelle sue opere dedicate al mondo velico la sua passione per il mare. Una passione che lo ha spinto a sostenere ed intraprendere battaglie per la sua difesa, che lo ha condotto in mezzo al mare con la sua barca, intrecciando la sua vita al suo racconto: “un mare navigato, un mare-porta dove si passa, verso cui si parte. Orizzonte da cui si arriva, curva al di la della quale c’è altra terra e un altro uomo; un’altra notte e un altro giorno. Un’altra Nausicaa. (…)”.
Le barche a vela esposte in mostra, realizzate su tavola, spatolando terre, polvere di marmo di Carrara, pigmenti, sabbie, oro, diventano archetipi universali, che parlano di libertà, di viaggio fisico e dell’anima, di sfida con la natura, di energia ed ingegno, di cooperazione ma anche di solitudine. - Giuseppe Palermo dipinge una lunga serie di piccoli olietti presentando una carrellata di personaggi in cui ognuno di noi può immedesimarsi. La serie “People” racconta “l’esperienza” individuale e collettiva della pratica sportiva e con pennellate svelte e leggere ci restituisce l’ impressione sfumata di un istante di vita fissato sulla tela.
- Le creature fantastiche di Stefano Pilato, sono ricavate dall’assemblaggio di elementi di recupero, il legno raccolto sulle spiagge, pezzi di ferro e di plastica di vecchi elettrodomestici, biglie, stampelle, pennelli e ombrelli. I suoi personaggi, fatti di pezzi di realtà, appartengono ad un mondo magico, un altrove-non luogo che si estende oltre i confini del quotidiano e del familiare. Lo sport diventa un pretesto per entrare nel territorio del non sense, che genera personaggi che paiono usciti dal celebre mondo delle meraviglie di Alice.
- Gianni Moramarco è un artista torinese a tutto tondo. In mostra espone due sculture dedicate al Grande Torino. La sua vena pop e surreale, articola un discorso ambivalente, che da un lato celebra il calcio di ieri attraverso il fermo immagine dell’ultima rete segnata ai rigori dal Grande Torino in Portogallo, dall’altro lancia una provocazione verso il calcio di oggi, incarnato da un pallone di carta. Le sue opere sono spesso popolate da riferimenti alla sua città d’origine, e rappresentano la frammentarietà del reale attraverso la costruzione di un puzzle visionario, fatto di sogno e concretezza.
- Stefano Puzzo, artista e ceramista di Milano, realizza le sue sculture in ceramica ispirate ai leggendari omini del Subbuteo che sono entrati di prepotenza nell’immaginario collettivo. L’artista recupera uno dei simboli dello spirito sportivo d’altri tempi, e strizzando l’occhio al design, lo veste in chiave contemporanea, riscuotendo un enorme successo.