Galleria il Sole presenta: Colazioni d’artista – Alessandro Casetti e Alessandra Rovelli

Domenica 12 dicembre ore 11.00

Dal desiderio della Galleria Il Sole di condividere un progetto che chiudesse con un abbraccio questo anno insieme, nasce Colazioni d’artista. Secondo appuntamento domenica 12 dicembre dalle ore 11.00 questa volta con un nuovo percorso d’arte contemporanea, con due artisti capaci di raccontare la profondità dell’animo umano negli sguardi e negli spazi.

HUMAN LAND DI ALESSANDRO CASETTI

Alessandro Casetti, artista di Cesena, alla sua seconda esposizione presso la Galleria il Sole, esporrà i lavori più recenti. Nelle sue opere lo spettatore può cogliere un dialogo incessante tra macrocosmo e microcosmo, la rappresentazione metaforica dei processi emotivi che agitano il nostro animo e modellano i nostri sguardi.

Gli smalti ad acqua e ad acquaragia applicati per gravità su tela, si fondono, si dividono, creano ispessimenti, fratture da cui emergono volti di donne dal carattere e dalle forme sempre diverse, che, come in una mappa geografica, spingono il nostro sguardo ad esplorarne i confini.

LIFE BOX DI ALESSANDRA ROVELLI

Alessandra Rovelli nasce a Rivolta d’Adda, città in cui vive e lavora. Per la prima volta espone nei nostri spazi la serie delle Life Box: scatole recuperate, che hanno già una loro storia, a cui l’artista ha cucito addosso una tela, dipingendo paesaggi intrisi di poesia e lirismo che, nell’assenza totale della presenza umana, restituiscono la profondità di uno sguardo che si posa sulle tracce che l’uomo ha lasciato di sé nei luoghi che segnano il suo passaggio: lampioni, alberi, pali della corrente, case.

All’interno delle scatole l’artista inserisce dei messaggi che non si possono leggere, ma che sono legati all’immagine dipinta, come un segreto che può diventare nostro anche se non appagherà la nostra curiosità di conoscerne il contenuto.

“Come scrigni materici, luoghi che contengono luoghi, le life-box di Alessandra Rovelli ci donano una storia della quale conosciamo la sua perfetta metà, e questo senso di mistero amplifica il fascino della sua ricerca”.