01 Dic Stefano Pilato – dicembre 2012
Stefano Pilato – Pil alle stelle
dicembre 2012 | Galleria Il Sole
Un nuovo modello di realtà rottamata rivive nel mondo magico creato da Stefano Pilato dove pezzi scartati della nostra quotidianità si combinano al legno recuperato sulle spiagge per iniziare una nuova vita, più colorata e divertente della realtà a cui erano destinati.
Domenica 9 dicembre alle ore 16.00 Il Sole Arte Contemporanea ospita nei spazi di Via Alessandria la mostra PIL ALLE STELLE dell’artista Stefano Pilato.
Il titolo della mostra gioca di proposito con l’analogia tra il PIL nazionale, il cognome dell’artista e le stelle che costituiscono la sua ultima produzione, per auspicare a tutti un benessere che si alimenti di fantasia, gioco e ironia, qualità tipiche che animano tutte le creature di Stefano Pilato.
L’artista livornese ha sviluppato la produzione artistica PESCE FRESCO dal 1993, da quel momento la sua formazione di grafic designer lo ha orientato a considerare l’oggetto materiale come reperto destinato ad una nuova dignità estetica che inglobi la funzione originaria nella nuova vita di un pesce, un bufalo o un coccodrillo albino. “Ho sempre un disegno in testa, progetto, impagino su carta un pesce ricco di particolari oppure di estrema sintesi grafica e qui esce il grafico che è in me, poi mi guardo in giro e spesso la lucidità iniziale lascia il posto ad un caos mentale controllato in cui cerco il pezzo giusto da usare, cioè improvviso” (Stefano Pilato).
Tutte le sculture di Stefano Pilato sono ricavate dall’assemblaggio di elementi di recupero: il legno raccolto sulle spiagge, i pezzi di ferro e di plastica di vecchi elettrodomestici, e ancora biglie, stampelle, spazzolini, mollette, antenne, manici di ombrelli, rivivono come cavallucci marini, pesci vissuti su venere, tonni di riace, scorfanoidi a pois, stelle e pinokki.
“Tutto è partito da una spiaggia vicino a casa, dopo una bella libecciata – di quelle per intenderci che ti ci vogliono i sassi in tasca per non volare – raccogliendo alcuni pezzi di legno logoro, anzi erano già parti scomposte di un buffo pesce spada…” (Stefano Pilato)