Bardhyl Alibali, “Percorsi Urbani” Roma > Milano in realtà virtuale

Dal 16 novembre 2021 nella nostra Galleria Virtuale

L’arte contemporanea dell’artista Bardhyl Alibali ci trasporta in ritratti metropolitani tra realtà virtuale e salotti reali.

Protagoniste delle opere sono le città di Roma e Milano, di cui l’artista rappresenta i volumi, le architetture, le strade affollate, con colori netti e decisi, quasi violenti, che strutturano e animano la superficie del dipinto, lontani da qualsiasi suggestione fotografica.

Dal 16 novembre potrai respirare tutte le sfumature di questo artista nella nostra Galleria d’arte contemporanea virtuale. L’artista albanese, nelle opere raccolte per l’occasione, ci mostra una città inedita, rappresentata con inquadrature che la restituiscono cromaticamente ricca, vibrante, materica, lontana da ogni suggestione fotografica. La gestualità intensa trattiene una emotività che si espande sulla superficie del dipinto, luogo di un paesaggio che prima di essere fisico è paesaggio dell’anima.

Nella serie degli interni domestici la visione si fa introspettiva e il colore definisce uno spazio dell’intimità che si addensa negli oggetti che lo popolano accentuandone l’aspetto narrativo.

Nell’opera di Alibali si avverte uno stato di costante scambio tra interno ed esterno che conferisce alle tele un senso di vitalità e movimento, prodotto dal taglio compositivo, dalle ampie spatolate che distribuiscono sul campo pittorico materia vivida e contrastata che scorre su tutta la tela liberamente, come un fluido vitalizzante.

Se oltre alla mostra virtuale vorrai lasciarti ispirare e vivere dal vivo l’emozione evocativa di queste opere, sabato 27 Novembre ore 18.00 Galleria Il Sole inaugura la mostra di Bardhyl Alibali, alla sua prima personale romana.

“I soggetti sono ritratti con tratti fluidi e veloci, lo sfondo in cui si pongono suggerisce l’ambientazione e la percezione dello spazio urbano inteso non come rappresentazione ma come impressione, come condizione che si coglie anche se non narrata nelle sue parti. La capacità di evocare senza descrivere nasce da lontano, dal momento in cui l’artista lascia che nelle sue opere prorompi l’emotività, l’influenza sensibile che si sostituisce alla descrizione oggettiva dei soggetti pittorici” (Sonia Zampini).